Un detto comune dice che l’uomo diventa quello che mangia. Ormai sappiamo tutti che il cibo è ben più che mero nutrimento: è un modo per esprimere e chiedere amore, concedersi gratificazione, domandare attenzione, riempire baratri di paure o combattere solitudini. Mangiamo troppo, mangiamo poco, mangiamo male. La differenza la fa spesso il modo in cui mangiamo, l’attenzione a quel che mettiamo nel piatto, sia come contenuto sia come forma.
Quello che mangiamo ha un’influenza sul processo d’invecchiamento. Queste le conclusioni di un nuovo studio condotto dai ricercatori dell’University College London (UCL). Hanno dimostrato proprio come l’interazione tra la dieta, il metabolismo e l’immunità siano coinvolti nel processo d’invecchiamento dell’organismo che, spesso, si traduce in una minore efficienza del sistema immunitario. Questo espone maggiormente le persone al rischio di condizioni come l’infiammazione, le infezioni e malattie come il cancro.
Agire dunque sulla dieta, secondo i ricercatori, potrebbe contribuire a rendere più efficaci le terapie esistenti che agiscono sul sistema immunitario, perchè la dieta, il metabolismo e l’immunità sono collegati.
È ormai assodato che con l’avanzare dell’età il nostro sistema immunitario perde i colpi, e non è più efficiente come un tempo. Non a caso, le persone anziane sono più soggette alle infezioni e a sviluppare malattie causate dall’infiammazione. In più, anche le vaccinazioni diventano meno efficienti con l’età.
La nostra speranza di vita dalla nascita è divenuta ormai il doppio di quanto non fosse 150 anni fa, e la durata della vita è in aumento. I costi sanitari associati con l’invecchiamento sono enormi e ci sarà un numero sempre maggiore di anziani nella nostra società che avranno una minore qualità della vita dovuta in parte al declino immunitario. E’ pertanto essenziale comprendere le ragioni del perché l’immunità si abbassa e se è possibile contrastare alcuni di questi cambiamenti, in modo da utilizzarla per migliorare l’immunità durante l’invecchiamento.
Molte aziende farmaceutiche hanno già sviluppato inibitori della p38 MAPK una molecola che controlla Il metabolismo dei Linfociti T, (l’invecchiamento delle cellule del sistema immunitario), come nuova possibilità per migliorare l’immunità nei soggetti anziani.
Un’altra possibilità è che la dieta, invece di un intervento farmacologico, potrebbe essere utilizzata per migliorare l’immunità, dato che metabolismo e senescenza sono due facce della stessa medaglia».
L’attuale situazione della ricerca sull’invecchiamento mostra diversi parallelismi con la ricerca sul cancro dei decenni passati”. Il primo fra tutti è di natura genetica: l’invecchiamento è il risultato di uno stress ossidante, che genera un accumulo di danni al DNA che dura tutta la vita, e vale lo stesso per i processi che causano il cancro, il diabete, le malattie cardiovascolari e quelle neurodegenerative, come l’Alzheimer.
Quindi con lo stress ossidativo, le nostre articolazioni, il nostro apparato scheletrico la nostra pelle tendono ad arrugginirsi, la ricerca medica è alla continua disperata ricerca di abitudini, di modulatori, di integratori fisiologici, in grado di ridurre l’ossidazione e migliorare il benessere delle persone. In condizioni normali il nostro organismo è in grado da solo di difendersi quindi di generare sostante ANTIOSSIDANTI è come se dentro di noi si giocasse una battaglia tra ciò che ci ossida e ciò che riduce l’ossidazione, quando questo bilancio diventa a favore dell’ossidazione, inizia il degrado e la malattia. È logico che questo aspetto crea molto interesse, e questo equilibrio deve essere mantenuto attraverso comportamenti virtuosi come già abbiamo detto, con il movimento e l’alimentazione, ma quando l’equilibrio viene perso nonostante questo allora appare utile ed evidente utilizzare modulatori dello stress ossidativo.
Gli scienziati hanno scoperto una nuova soluzione per rimandare indietro l’orologio dell’invecchiamento
e risvegliare l’energia del corpo per mantenersi sani.
SYNERGYO2 uno dei progressi scientifici
più promettenti nella storia della salute
I radicali liberi sono molecole di origine naturale che possono causare gravi danni al nostro corpo, se si permette ai radicali di superare le capacità del corpo di lottare contro di loro, possono alterare negativamente i lipidi, le proteine e il DNA, scatenando una serie di problemi di salute, fortunatamente gli scienziati hanno realizzato un notevole progresso che permette di aiutare il nostro corpo con un aiuto naturale nella lotta contro i radicali liberi,
SYNERGY O2 il sistema di ossigenazione personalizzato.
E' un processo potente che stimola la produzione di antiossidanti
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Siamo molto felici di condividere il potere di questo grande progresso per creare una vita più salutare per voi e i vostri cari
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